Le immagini qui riprodotte sono tratte dalle lapidi inserite nella facciata dello storico edificio che un tempo era la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (ora ospita frequentemente esposizioni d'arte).
Incastonate in alto, risultano poco visibili dalla strada, se non deliberatamente cercate.
La facciata dell'antica chiesa raccoglie diversi frammenti lapidei, tre dei quali, per posizione e figura appaiono immediatamente legati alla storia e alla cultura bresciana.
I due cavalieri, a un'attenta osservazione, mostrano un'aureola sul capo. Rappresentati come santi e cavalieri, così accoppiati, non possono essere altri che i due patroni della città di Brescia. Sono tra le più antiche raffigurazioni dei due santi.
Insieme a quello dei santi Faustino e Giovita, è possibile osservare un altro bassorilievo: si tratta di un leone rampante, presente da secoli nello stemma cittadino.
L'antica figura potrebbe essere il primo segno dell'emblema bresciano, che appare però rovesciato rispetto all'attuale.
Figure praticamente identiche sono incise in una lastra murata nel recinto della sorgente di Mompiano (la fonte che fornisce Brescia). Di quale legame unisca tutte queste figure e del rovesciamento del leone... intendiamo trattare in seguito.
Tornate a visitare queste pagine, soddisferemo la Vostra curiosità!
La ricorrenza dei SS. patroni Faustino e Giovita viene festeggiata il giorno 15 febbraio con una straordinaria fiera popolare, ricca di colori, festa, suoni, odori ed emozioni.
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