L'introduzione della illuminazione
e del riscaldamento a gas, a partire dagli inizi dell'Ottocento, ebbe conseguenze
notevolissime sulla vita sociale e mutò radicalmente molte abitudini quotidiane
della gente: cambiavano la vita privata, il lavoro, i divertimenti, si accentuava
il distacco città-campagna.
Il sistema di produzione
del gas illuminante venne messo a punto da Samuel Clegg, attraverso la distillazione
del litantrace. Sotto l'azione del calore il fossile si trasformava in carbone
spugnoso, detto coke, liberando nel contempo una miscela di gas che, opportunamente
depurata, poteva essere utilizzata per l'illuminazione. Il catrame, ottenuto
dai residui della lavorazione, servì di base alla nascente industria chimica
(benzene, anilina). Successivamente il gas verrà utilizzato anche per gli
usi domestici della cucina e del riscaldamento. Il gas fu anche alla base
della prima rete propriamente industriale dei servizi pubblici. Attraverso
la realizzazione di grandi gasometri e la costruzione di reti sotterranee
le città e numerose industrie utilizzeranno il gas da distillazione almeno
sino al secondo dopoguerra, quando prenderà piede l'uso del gas naturale metano.