Giovanni Battista Pirelli, fondatore della omonima azienda per l'industria della gomma e delle comunicazioni.
Sotto,
il magazzino della gomma naturale e le macchine per le primissime lavorazioni della gomma allo stabilimento Pirelli alla Bicocca, inizi XX secolo.
Sullo sfondo,
lo stabilimento Pirelli alla Bicocca (Milano), in un disegno dei primi anni del secolo.
Immagine pubblicitaria della Pirelli datata 1919, illustrata da Osvaldo Ballerio.
Posa del cavo telefonico per la linea Genova-Milano-Torino nei primi anni Venti.
Le applicazioni dell'elettricità alle comunicazioni e dei motori ai trasporti, incrementarono la circolazione delle informazioni, delle merci e delle persone. Nel corso dell'Ottocento il mondo comincia ad essere unificato da una rete che si amplia e si infittisce incessantemente.
Le comunicazioni e i trasporti sono gli ambiti in cui originariamente opera la Pirelli. A partire dal 1872 produce cavi telegrafici, elettrici, sottomarini, telefonici, a cui si aggiunge successi-
vamente la fabbricazione di pneumatici, prima per "velocipedi" (sviluppando un'invenzione di J. B. Dunlop) e poi per automobili. Il fondatore Giovanni Battista Pirelli (1848-1932), laureato al Politecnico di Milano, aveva seguito i consigli del suo docente Giuseppe Colombo che, nel 1871, gli suggerì di inserirsi nel nuovo settore
del "cautchou", il cui sfruttamento industriale stava rapidamente estendendosi grazie all'invenzione del processo di vulcanizzazio-
ne (C. Goodyear, 1841).
Alla Pirelli si debbono opere di grande impegno quali la posa dell'intera rete telegrafica nazionale. Nel 1909 inaugurò il nuovo stabilimento della Bicocca.
Nei decenni successivi
l'azienda milanese fu tra le poche, in Italia, ad introdurre concretamente i principi dell'organizzazione scientifica del lavoro. Caratteristica costante della Pirelli è stata di collocarsi, con propri laboratori, ai livelli più avanzati dello sviluppo tecnologico e di muoversi da sempre in un orizzonte internazionale.