N. 1 - Anno I°
1849. Marzo. 26
IL COMITATO INSURREZIONALE
BRESCIA
1849. Marzo. 23-24
1. Il dado è gettato - ora è necessità il procedere innanzi - La Rivoluzione è consumata - Cittadini, all'erta - Ogni mezzo si attivi per sostenere, in caso sinistro, l'urto del nemico.
2. Circolava, il 22, un Programma che invitava alla insurrezione; epperò raccomandava di non precipitare l'opera, di attendere gli ordini della Commissione Straordinaria Italiana di insurrezione.
3. Ma, o sia perchè quegli ordini fossero dati, o sia perchè, fremendo le popolazioni, queste trovassero per istinto che il momento opportuno fosse giunto, scoppiò oggi alle ore 11 antimerid. la nazionale rivolta.
4. La eletta del popolo si recò tosto al Municipio, ed ivi chiese al Dirigente interinale del Municipio stesso, sig. avv. Saleri, uomo distinto e per patrio amore e per
talenti:
Che fosse attivata la Guardia Nazionale, appoggiando la domanda sul bisogno di rattenere colla forza una moltitudine che, lodevole pelle sue rette intenzioni sembrava volesse trascendere nei mezzi; ciò che fortunatamente non ebbe luogo.
Che qualunque danaro, il quale si trovane nelle Casse pubbliche, fosse riserbato ai bisogni della patria, dovendo nelle attuali emergenze il privato al pubblico interesse posporre.
5. Riguardo al secondo oggetto ci recammo anche alla Delegazione, e qui venimmo assicurati che si sarebbe opposto ogni sforzo perchè quel denaro non fosse tolto ai bisogni nostri.
Di nuovo al Municipio, onde insistere e al bisogno di armamento -
In questo frattempo si bombarda Brescia.
6. La bombarda era diretta precisamente sul capo di quei generosi che, interpreti del popolare movimento, si erano radunati nella Sala Municipale di Consiglio per concertare sui modi di prevenire qualunque possibile disordine.
7. In una stanza attigua alla detta Sala era il Comandante della Piazza di Brescia, colà recatosi per affari di milizia. - Egli vile il pericolo in cui trovavasi - Il Comandante del castello, fisso nella massima chi ama la patria non sono i più, mi alcuni pochi deliranti, aveva tentato di colpir noi, credendo che noi morto, morta sarebbe l'Italia tutta - Oh i ciechi! oh gli ebeti! oh gli infami!
8. Sia lode a Saleri che, informato della attitudine minacciosa e terribile del Popolo Bresciano, dei soccorsi amici probabili, delle disposizioni date per taglio di piante, ponti e strade, scrisse e rescrisse più volte al Comandante del Castello, anche per mezzo di quello di Piazza, perchè si cessasse d'ogni ostilità -
Sia lode alla eletta dal popolo che pensò, predicò e persuase la necessità di avere una garanzia di pubblica sicurezza nel condurre, come si condusse, in ostaggio il Comandante di Piazza -
Sia lode agli esuli armati, che colla loro attitudine alla guerrillas tutelano la città di Brescia. - Lode al popolo tutto, chè per ogni maniera contribuì a rendere seria e dignitosa la nostra rivoluzione, non che a scansarne finora i disarsti.
9. Le armi ci sono negate. Allora il Popolo si procura da sè le armi, ed una Guardia Nazionale in massa è tosto improvvisata - Il Comandante di Piazza ordina a quello dell'Ospitale di S. Eufemia, resa e sommissione - Questi nega di ubbidire, e reagisce sul popolo con fucilate - I reagenti rifugionsi paurosi in castello.
10. Frattanto buone notizie dal Campo - La Popolazione si anima - Le Bandiere tricolori sventolano - La bicipite aquila ha fiaccate le corna - Un ufficiale, un capitano, un semplice milite sacrificati dal furore di popolo - Le carrozze fatte retrocedere - Le pattuglie con fucili, mazze, spade, forche, spiedi - Il Popolo si è posto ad un difficile bivio!
11. Gli esuli armati fanno prigionieri molti ufficiali tedeschi - Il comandante del Castello minaccia di bombardare di nuovo la città, quando, prima di mezzanotte non si consegnassero a lui i prigionieri col dirigente Saleri in ostaggio.
12. È mezzanotte - i prigionieri sono nostri, Saleri pure.
Il bombardamento ricomincia! Oh! chi può descrivere il furore bresciano, l'eroismo suo, la sua fiera attitudine di voler vincere o morire.
I più coraggiosi corsero, quasi forsennati, per le vie invitando i Cittadini all'armi - Le bombe intanto cadevano e scoppiavano - Le campane, dietro gli ordini dati dal popolo che alzava forte la sua voce tremenda, suonano a stormo - Le finestre vengono illuminate - E le bombe scoppiano - Un gridare all'erta, un - generale sommovimento, un armarsi d'ogni maniera, un suonare di tamburo a chiamata, fu tutto una cosa - Scoppiò una bomba - il furore cittadino aumenta - le campane battono forte - e il Comandante del Castello. spaventato dalla musica del Marzo 1848, fece tosto cessare il bombardamento - Egli forse ha creduto, bombardando nel silenzio della notte di potere, incutendo terrore alla Città, procurarsi una sortita, o chiamare da lungi un soccorso.
13. Cittadini, forti e generosi ad un tempo, rispettate e risparmiate gli ammalati.
14. Le ore sono tre di notte e le campane continuano suonare a stormo - La folla cresce e si fa più minacciosa ed agguerrita. Popoli circonvicini! accorrete in soccorso dei Bresciani - dei Bresciani che sono disposti a qualunque sacrificio piuttosto che indietreggiare nel movimento insurrezionale.
15. Italiani, la vittoria è certa! Il nemico, fra due fuochi, fra un popolo furente ed un esercito valoroso, deve scontare colla morte sul nostro suolo tutto ciò che di più doloroso ed umiliante ci ha fatto patire per lo spazio di otto mesi.
Italiani! una Congrega diabolica, non vede, non sente, non vuole altro che il proprio interesse - Altro fuori che libidine di potere - Quella Congrega con linguaggio Gesuitico, chiama ordine il disordine, forza il dritto, e il dritto forza - Oh! si fiacchi una volta per sempre e si punisca tanta insania, tanto orgoglio, tanta nequizia!
Bresciani! concordia, coraggio, unione un retto proporre, un pronto eseguire! Sono le 4 di notte - Le Campane suonano a stormo.
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Gli ospitali, dopo qualche resistenza, si resero - Settecento e più malati sono in nostra mano.
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Bergamo è insorta, e Bergamo è bombardata - Ma Bergamo e pel coraggio suo e pegli ostaggi di cui è in possesso, costrinse il Bombardatore a cessare d'ogni ostilità.
Da sicura fonte si ha pure che un corpo d'armata amica sia a Varese.
NOTIZIE DEL CAMPO
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È necessario astenersi da qualunque dettaglio relativo alle vittorie dell'Esercito Piemontese, prima che una notizia ufficiale no ci comunichiqualche cosa in proposito - Daremo frattanto la seguente notizia:
Bollettino dell'Armata Piemontese.
Io non credeva di avere con me tanti leoni.
I Lombardi, dopo il secondo colppo di cannone, si sono spinti contro le batterie nemiche colla bajonetta in canna - L'Armata austrica è in piena ritirata, se potrà.
Continuate a questo modo, o prodi Lombardi e Piemontesi, ed io vi assicuro l'indipendenza d'Italia.
Czarnowski
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PARTE UFFICIALE
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AVVISO
Una rappresentanza di Cittadini per la difesa della Patria, ha nominato un Comitato apposito composto dei seguenti:
Ing. Prof. LUIGI CONTRATTI
Dott. CARLO CASSOLA.
Cittadini, il vostro amore per la patria è conosciuto, ed ora è il tempo di darne una luminosa prova; avvicinatevi al Comitato che fissa la sua residenza nel locale del Teatro, ed attendete da Loro direzione ed ordine.
Brescia, 24 marzo 1849.
Per il Dirigente SANGERVASI.
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IL COMITATO DI PUBBLICA DIFESA
I sottoscritti stati eletti per provvedere alla difesa della patria, nell'accettare sì grave incarico confidano che i Cittadini, i quali diedero già tante belle dimostrazioni di amor patrio, vorranno concorrere con tutta l'energia di cui sono capaci a sostegno di una così Santa Causa.
Frattanto si invitano tutti coloro che possiedono uno schioppo o che non fossero ancora organizzati in pattuglie a presentari oggi alle ore 10 antimeridiane alla Caserma del Teatro ove si dirigeranno alla commissione già nominata per l'organizzazione e pagamento della Guardia Nazionale, avvertiti che a coloro che traessero i mezzi di sussistenza dal giornaliero lavoro verrà loro corrisposta la mercede di L. 1.50
CITTADINI
Nessun privato interesse, nessun timore vi trattenga dall'accorrere alla chiamata, e considerate quale infamia piomberebbe su quelli che non si prestassero in momenti tanto decisivi per la salute della patria.
Unione, costanza, coraggio.
Brescia, 25 Marzo 1849.
CASSOLA
CONTRATTI
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GUARDIA NAZIONALE
L'onore che giustamente acclamava la Patria alla Guardia Nazionale pei zelanti ed utili servigi prestati fino alla prima metà dell'Agosto prossimo passato vuol essere conservato, aumentato.
Cittadini! che tutti appartenete alla più nobile delle istituzioni, accorrete volonterosi per la sicurezza della Città, per il mantenimento della quiete interna>; mostratevi degni di voi, degni figli della vostra Patria.
Per le 6 ore pomeridiane di oggi siate tutti nella Caserma della Guardia stessa al Teatro.
Brescia 25 marzo 1849
La Commissione
DOMENICO BUIZZA Ingegnere
Dott. PIETRO BUFFALI
Dott. CARLO TIBALDI
CAMILLO DE-DOMINICI Ingegnere.