N. 2 - Anno I°
1849. Marzo. 28


IL COMITATO INSURREZIONALE

BRESCIA

I.
MOVIMENTO DI INSURREZIONE

BRESCIA
___

SOMMARIO

1. La notte del 26 passò tranquilla, e ne fu solo rotto il silenzio da due colpi di cannone che il comandante del castello fece trarre per rispondere al soccorso che, richiesto, gli giungeva.

2. Il tempo imperversa - il tamburo suona a chiamata - l'allarme agita tutti gli animi - Ma Brescia è determinata di morire piuttosto che di recedere dal suo proposito insurrezionale - E in fatti chi è alla fine il nostro nemico? - È un corpo di individui di carne ed ossa come noi - è uno straniero odiato sopra un suolo che lo respinge.

3. Il nemico bivacca a S. Eufemia - fra non molto bivaccherà all'Erebo.

4. Brescia è barriccata - non un cittadino che non sia armato - non fenestra la quale non sia un forte - Bergamo è nostra - Milano insorse - E Brescia, Brescia che fu prima a dare I'esempio della rivolta, perchè fu anche prima ad esservene provocata dalle barbarie del tedesco, non serberà costanza in mezzo alle sue ardite dimostrazioni? - No, ciò è impossibile.

5. Bresciani! la Patria è in pericolo! la Patria esige quindi che la somma del del potere sia affidata ad un Comitato capace ed energico! - Bresciani, voi mostraste senno e tatto politico non comuni quando creaste il Comitato che ora vi dirige. Ma i membri di questo straodinario potere, animati da spirito di patria, giudiziosi e pronti nel provvedere, come lo provano i programmi pubblicati, le sagge ed efficaci disposizioni date di offesa e di difesa, quando potessero accorgersi di non godere della confidenza pubblica, essi si dimetterebbero, cedendo ad altri il mandato popolare, e togliendosi così d'addossso il peso d'una risponsabilità che non ha nome -
Se qualche abuso o disordine regna talvolta nell'uno o nell'altro ramo del Comitato, ciò devesi attribuire non al Comitato stesso, bbensì alle circostanze del momento, e talvolta alla incapacità di qualche incaricato -
Comitato, il Popolo si rivolge a voi come ad ancora di salvezza, e vi incita a dare luminoso e pubblico esempio alle spie col condannare a morte il priino delatore che vi si porrà nelle mani.



DETTAGLIO
Marzo. 26. 1849.

Una vaga voce sparsa ad arte dal nemico, voleva farei credere che da Montechiaro marciasse verso Brescia un buon corpo di Austriaci - L'allarme è grande - Mediante rapide esplorazioni si seppe poi che quel corpo, da Castenedolo a Rezzato, e da qui a S. Eufemia, ove bivacca tuttora, si dirigeva, forte di soli 600 uomini, verso la città.

In men che nol diciamo si dispone ogni cosa per sostenere l'urto del nemico - Truppe di zappatori, diretti da bravi ingegneri, partono immediatamente per tutte quelle operazioni che devono impedire o ritardare la marcia del tedesco - Gli esuli armati, capitanati dal coraggioso Boifava, fiancheggiano dai colli la via che da S:Eufemia mette a Porta Torrelunga - Torrelunga è fortificata - Numerosi drappelli di cittadini bene agguerriti accorrono in sussidio del prete di Serle - Un picchetto avanzato austriaco osò inoltrarsi fino ai confini dell'ex parco del Re-Boffone - fu posto in fuga ed ucciso uno stiriano - A S. Eufemia ha luogo una piccola scaramuccia - Le campane suonano a stormo - l'allarme è generale - le barriccate mostrano d'improvviso la loro faccia minacciosa - le strade disselciate - le case munite di ciotoli e materie incendiariae - In ogni bresciano ilarità e voglia di reagire - Trentaseimila bresciani attendono al varco il nemico - Le campane cessano di suonare a stormo - Chiesto il nemico quali fossero le sue intenzioni, rispose: Ristabilire Brescia in istato quo, e voler essi indi entrare in città - Allora Brescia replicò disporsi a vincere o morire - gli affari si moltiplicano - Il Comitato sente il bisogno di un locale grande e vasto per trattare con ordine la cosa pubblica, e trasferì quindi la sua sede in casa Bargnani - La città è illuminata La notte passò quieta, e solo di tratto in tratto un robusto suonare di tamburi a chiamata tenava continuamente desto in noi l'allarme chè si temeva di una sorpresa notturna del nemico.

II.
NOTIZIE DEL CAMPO
Il colonnello degli Stiriani non è più - si raccolsero dai piemontesi due carra di capelli stiriani -
Lichtenstein, D'Aspre, e due altri generali furono feriti -
Diverse altre notizie circolano in Brescia rapporto alle vittorie dell'esercito piemontese; ma fedeli al promesso, ci asteniamo d'ogni dettaglio.
Del resto e sommariamente è cosa fuori di ogni dubbio che l'armata austriaca è col più grande scompiglio in piena ritirata.

III.
ATTI UFFICIALI
___

Circolare
COMITATO DI PUBBLICA DIFESA

Ai RR: Parrochi della Città e Campagna
della Provincia di Brescia

Sacerdoti! Voi che tanta influenza, pel vostro sacro ministero, avete sulla popolazione, è giunto il momento dell'opera vostra!
Il sole della nostra indipendenza avea già rischiarato il nostro bel paese l'anno scorso, poscia offuscatosi, ora comincia a mostrarsi più bello, ed a lasciarne sorgere speranze, e speranze fondate di una libertà ed indipendenza dallo straniero.
Ma non basta l'affidarsi all'esito di una battaglia fra le due armate; che delle vittorie avute è a noi favorevole; è necessario che anche la popolazione Lombardo-Veneta dia mano contro il comune nemico, contro lo straniero, e mostrandosi a lui imponente ed infesta, agisca sul morale di truppe preste alla diserzione, e poco vogliose al combattere, e sia al nemico di danno o col semarlo di numero, o col rendergli difficile il provvigionarsi, e le operazioni militari nel caso specialmente di una ritirata ai loro nidi.
Brescia e Bergamo hanno di già dimostrato di essere comprese di queste massime, hanno di già inalberata la bandiera della rivoluzione, e dimostrato all'austriaco, che non aspettavano che il segnale per armarsi e difendere col loro sangue e colla loro vita quanto si ha di più caro dopo Dio, la nostra Patria.
Ora a Voi s'indrizza questo Comitato di Pubblica difesa, a Voi Ministri di un Dio, giusto, onnipotente, e che vuole mantenuti agli uomini i diritti che a lui concesse col dare un'anima, un pensiero libero una patria, affinchè col vostro carattere sacro alla popolazione abbiate a secondare lo spirito d'indipendenza, che così bene si ebbe a manifestare in questa città, ed in alcuni paesi. Né solo è ufficio di secondare, ma se siete veri patrioti dovete eccitare la popolazione, far conoscere ad essa io debito verso la patria; che i giovani specialmente accorrano alla caserma, ed alla città, che quivi sarà loro dato un fucile, un'arma, onde con essa dar prova del loro amore patrio; pronti a dividere i cittadini seco loro il pane ed i pericoli.
Sì, voi dovete parlare, voi dovete col Crocifisso in mano gridare all'armi, voi dovete far conoscere colle vostre influentissime parole, come si deve amare la patria, e quanto deve darsi per essa contro lo straniero.
Se compirete quest'ufficio, Dio nella sua giustizia vi benedirà, la patria ve ne sarà grata, la storia parlerà di voi; la vostra coscienza ed il vostro cuore saranno tranquilli. Guai a voi se non compirete questo ufficio, guai per la vostra coscienza e pell'esecrazione dei vostri concittadini e congiunti!
Brescia, 25 marzo 1849.

I membri del Comitato
CONTRATTI
CASSOLA
___

N.1685
MUNICIPALITÀ DI BRESCIA
AVVISO

La Rappresentanza Municipale di questa Città trovasi necessitata a dover provvedere ai mezzi di pubblica sicurezza e difesa, la quale venne ieri affidata ad un Comitato composto dei Signori Ing. Luigi Contratti e Dott. Carlo Cassola.
Trattasi di confermare nel Comitato medesimo ogni relativo potere, e di somministrare i mezzi ad agire nell'importantissimo ed urgente mandato.
Il Rappresentante Municipale a questo scopo e per essere appoggiato dal voto della popolazione invita tutti i possidenti e Censiti, Negozianti ed Esercenti Arti liberali nella Città, e quelli ancora della Provincia che vi si trovassero, a recarso oggi alle ore 4 (quatttro) pomeridiane nel Palazzo Municipale della Loggia per deliberare sopra così importante oggetto.
Brescia dal Civico Palazzo, il 25 Marzo 1849.
Per il Dirigente, SANGERVASI.
___

IL COMITATO DI PUBBLICA DIFESA
La Patria è in pericolo.
Ora è il momento o Bresciani di agire e di far conoscere che le vostre promesse non furono millanterie. Gli armati accorrino davanti al Teatro per ricevere le destinazioni. Chi non ha armi, le donne, i vecchi, i ragazzi si adoperino a costruire barriccate alle porte della Città. Uniamo le forze e difendiamoci. Non si tratta che di duemila uomini con due pezzi d'artiglieria, quasi tutti Italiani. All'armi all'armi.
Unione, costanza, ordine.
Brescia, 26 Marzo 1849
CASSOLA - CONTRATTI
___

COMITATO DI PUBBLICA DIFESA

Allo scopo che i Cittadini abbiano cognizione degli eventi della guerra, si pubblica il seguente Bullettino Piemontese or ora pervenuto.
BULLETTINO PIMONTESE
Il nemico ebbe l'audacia di inoltrarsi sul nostro suolo; battuto da tutte le parti tenta inutilmente ritirarsi al corpo.
La nostra vittoria è di diecimila tra morti e feriti e quattromila prigionieri.
Un corpo di quindicimila uomini è separato dal maggior corpo austriaco, e tenta invano di riunirsi.
Dal Campo - Firmato CZARNOWSKI.

Cittadini!
A fronte di tali vittorie riportate dai nostri prodi, vorrete voi gettare incancellabile macchia d'infamia sulla nostra città col cedere in faccia ad un piccolo distaccamento che certe notizie dicono minore di duemila uomini! Quando i generosi figli di Brescia che combattono per noi ritorneranno in patria a raccontare le loro prodezze, come potrete nascondere la nostra viltà se mostraste loro delle catene?
Il Comitato di difesa ha deciso di vincere o morire. Lo abbandonerete voi? Ah no. Brescia non ismentirà il suo nome di città Eroica.
All'armi adunque, alle barricate.
Ordine, costanza, ardire.
Brescia, 26 Marzo 1849.
CASSOLA - CONTRATTI
___

IL COMITATO DI PUBBLICA DIFESA
Brescia il 26 Marzo 1849.
Questo Comitato avrebbe intenzione di formare una squadra di ardimentosi bersaglieri ai quali verrebbero affidate importantissime operazioni di difesa ed offesa.
Si invitano pertanto tutti coloro che avessero il coraggio e l'attitudine per appartenere a questo corpo distinto, a presentarsi nella caserma del Teatro alle 12 meridiane d'oggi, ove verranno debitamente organizzati e si assegneranno loro le relative incombenze.
Giovani Bresciani!
L'ora è scoccata in cui potrete mostrare all'Italia che il nome di prodi che avete ereditato dai vostri maggiori sapete conservarlo immacolato e farete conoscere all'ostinato nemico quali cuori questo sole riscalda.
Unione - Costanza - Ardire.
CASSOLA - CONTRATTI
___

COMITATO DI PUBBLICA DIFESA
Brescia, 26 Marzo 1849.
Pare che il nemico non abbia avuto il coraggio di affrontarci durante il giorno per non far conoscere la sua debolezza. Forse potrebbe tentare un assalto nella vegnente notte, nella lusinga che spiegando all'improvviso un vivo fuoco dall'esterno della città di concerto col bombardamento da parte del Castello fra le tenebre della notte possiate essere atterriti, ed abbandoniate la difesa. Quanto s'inganni però, me lo comprova l'entusiasmo che scorgo in tutti i cittadini pronti a vincere o morire. Voi siete già - a prova di bomba - perché finora il bombardamento non eccitò che allegria ai Cittadini. I nemici esterni non oltrepassano i sei cento.
Interpreti perciò del voto universale li sfidiamo a qualunque ora. Poco importa che la nostra vittoria sia rischiarata dal sole o dall'illuminazione della città.
Comprenderanno pertanto i cittadini che necessita che a tutte le finestre verso strada siano esposti i lumi.
In questo momento ci è giunto un Proclama del Generale insurrezionale Camozzi che annuncia che la città di Bergamo ha di già ottenuta vittoria del presidio nemico. Domani sarà qui in nostro sussidio. I Bergamaschi usarono di ogni mezzo di offesa: sassi, tegole ed altri effetti venivano scagliati dalle finestre e dai tetti. Sarete voi meno di loro? No per Dio. Brescia sceglierebbe la tomba in confronto del disonore? Secondate pertanto gli sforzi del Comitato, e la Città sarà salva.
Unione, Costanza, Ardire.
I Membri
CASSOLA - CONTRATTI.
___

IL COMITATO DI PUBBLICA DIFESA
Mentre l'entusiasmo patriottico predomina la mente ed il cuore di questa generosa popolazione pur troppo alcuni vermi malnati calpestando ogni dovere sociale osano in questi momenti sacri alla patria commettere il più abominevole fra i delitti, quello cioè di violenza alle persone allo scopo di impadronirsi delle sostanze. Se pertanto da una parte il Comitato di difesa va superbo di trovarsi in circostanze da prestarsi alla salvezza di sì Eroica Popolazione, conosce dall'altra gli obblighi che si trovano inerenti al suo difficile incarico, e perciò mentre fa plauso alla massa dei Cittadini che fanno onore alla loro patria con azioni generose, ha determinato di adottare le misure più rigorose contro questi esseri indegni del nome Bresciano.

si decreta quindi

Tutti quelli che verranno colti in fragrante delitto di rapina verranno assoggettati ad una commissione di Giudizio Statario e condannati alla pena di morte da eseguirsi colla fucilazione.
I buoni Cittadini faranno eco a questa misura straordinaria di giustizia, e la loro approvazione basta ai sottoscritti.
Brescia, il 25 Marzo 1849
CASSOLA - CONTRATTI.

Tip. Boschetti e Gilberti in Piazza del Duomo.


Inizio - Start
www.brescialeonessa.it