PROCLAMA.
L'avviso stato pubblicato in questa città il 6 passato settembre prescriveva che tutti gl'individui presso i quali si fossero trovati oggetti militari di qualsiasi specie appartenenti a truppe austriache, ovvero a quelle di altre Potenze, od a Corpi franchi formatisi sotto il passato Governo provvisorio, erano obbligati a farne immediata notificazione a questo I. R. Comando sotto comminatoria che qualora si fossero in seguito trovati simili oggetti non notificati, i detentori sarebbero stati trattati secondo le vigenti leggi militari.
Malgrado ciò si scopersero ora diversi magazzini chiusi sotto chiave, con iscienza di municipalità, nei quali trovansi accumulate considerevoli quantità di monture e di effetti d'armatura d'ogni specie in parte già perfezionati, ed in parte ancora in materiali, non solo di ragione dell'Austria, ma anche di altre Potenze estere.
Questo accumulamento di sì rilevante numero di forniture militari, che, per essere durato quattro mesi, deve dirsi operato a disegno, è tanto più inescusabile e colpevole, in quanto che partì dalla prima autorità della città, alla quale non essendo ignota l'esistenza dei suddetti magazzini, correva già obbligo per suo dovere di ufficio di farne la notificazione e la consegna anche senza il preciso avvio di sopra enunciato.
La sleale occultazione di tanto ragguardevole quantità di monture ed effetti di armatura austriaca tolta all'I. R. militare non poteva essere ignota agli abitanti della città, il che non fa che confermare di nuovo lo spirito ostile, in cui questa stessa città continuamente persiste. Anche lo scoprimento di fucili carichi nascosti appartenenti alle truppe austriache verificatosi in occasione dell'incendio non è guari quivi scoppiato, è un'altra prova della cattiva disposizione di questi abitanti.
Tali fatti, e la conservazione dei magazzini ripieni di effetti militari non fanno fede di sentimenti leali e di pacifiche tendenze, e non possono trovare spiegazione se non nella speranza che si nutre di rimettere all'occasione gli effetti medesimi ai nemici dell'Austria.
Per queste misure di alto tradimento, e per l'opzione che si manifesta in ogni occasione contro il legittimo I. R. governo, la città di Brescia, ad ammonizione ben anco delle altre città che fossero dello stesso spirito, viene multata della somma di austriache Lire 520.000, alla quale dovranno contribuire in ragione del rispettivo scutato d'estimo tanto i proprietari di una o più case in Brescia con l'aggiunta della cifra d'estimo della possidenza che potessero avere in provincia, quanto coloro che avendo soltanto regolare domicilio in questa città di Brescia possedessero beni immobili nel territorio bresciano.
La quota parte dei singoli contribuenti dovrà essere versata pel giorno 24 del prossimo venturo febbrajo al più tardi nella cassa dell'esattore comunale di Brescia sotto la comminatoria ai morosi dell'immediata esecuzione forzosa.
L'I. R. Delegazione provinciale resta incaricata della pronta e puntuale esecuzione del presente proclama.
Brescia, 4 gennaio 1849.
Il comandante l'I. R. 3° Corpo d'armata
I. R. ten. maresciallo HAYNAU.