"Nell'aule municipali continuava il tumulto e lo scompiglio. L'Acerboni, costante alla promessa, frenava intanto la plebe, perchè nell'ira e nel sangue non travalicasse. Trattavasi della vita di due sciagurati a lui confidata; e pigliatosi il Poma, già ferito, e il commissario di sotto il braccio, urtando la folla e minacciando ne li trasse altrove.".
F. Odorici.