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rata la bandiera della rivoluzione, e dimostrato all'austriaco, che non aspettavano che il segnale per armarsi e difendere col loro sangue e colla loro vita quanto si ha di più caro dopo Dio, la nostra Patria.

Ora a voi si indrizza questo Comitato di pubblica difesa, a voi ministri di un Dio, giusto, onnipotente, e che vuole mantenuti agli uomini i diritti che a lui concesse col dare un'anima, un pensiero libero una patria, affinchè col vostro carattere sacro alla popolazione abbiate a secondare lo spirito d'indipendenza, che così bene si ebbe a manifestare in questa città, ed in alcuni paesi. Nè solo è ufficio di secondare, ma se siete veri patrioti dovete eccitare la popolazione, far conoscere ad essa il debito verso la patria. Ma i giovani specialmente accorrino alla caserma, ed alla città, che quivi sarà loro dato un fucile, un'arma, onde con essa dar prova del loro amore patrio; pronti i cittadini a dividere seco loro il pane ed i pericoli.

Sì, voi dovete parlare, voi dovete col crocifisso in mano gridare l' all'armi , voi dovete far conoscere colle vostre influentissime parole, come si deve amare la patria, e quanto deve darsi per essa contro lo straniero.

Se compirete quest'ufficio, Dio nella sua giustizia vi benedirà, la patria ve ne sarà grata, la storia parlerà di voi; la vostra coscienza ed il vostro cuore saranno tranquilli. Guai a voi se non lo compirete, guai per la vostra coscienza e per l'esecrazione dei vostri concittadini e congiunti!

Brescia, 25 marzo 1849.

I membri del Comitato

Firmati CONTRATTI - CASSOLA


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