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sero cibo e vino agli armati da essi dipendenti, con diffida però di usare la debita parsimonia nel vino, mentre sarebbe stato dichiarato indegno di difendere la patria e disarmato colui che si fosse ubbriacato.

Appena cessata la lotta il Comitato aveva pubblicato il seguente proclama:

IL COMITATO DI PUBBLICA DIFESA.

Brescia, il 27 marzo 1849 ore sei e mezza pomeridiane.

Cittadini!

Il vostro nome alla posterità e assicurato. Voi vi difendeste da leoni. Il nemico trovasi nell'avvilimento perchè gli imponenti mezzi di guerra coi quali credeva atterrirvi non hanno fatto che accrescere il vostro entusiasmo. Ormai ha consumati tutti i suoi mezzi guerreschi, e quindi non dovete far altro che dar compimento alla vittoria nello stesso modo che l'avete incominciata.

Italia tutta farà plauso a tanta prodezza.

Ordine - Costanza - Unione

Firmati CASSOLA - CONTRATTI.

Prima della rivoluzione, sotto il ferreo giogo del governo militare austriaco, molte aggressioni si commettevano in città, in numero esorbitante nelle campagne. Lo scoppio del vulcano rivoluzionario sviluppa sempre nelle popolazioni i sentimenti più nobili dell'uomo e ne sopprime i vizi. D'altra parte, la patria in tali casi ha sempre bisogno di braccia, e nessuno in tempi di libertà è costretto di ricorrere al delitto per procurarsi i mezzi di sussistenza. Per tali circostanze i delitti di rapina


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