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il loro braccio a sostegno dell'aquila grifagna, e che, per avere in tal modo rinnegata la loro patria, avevano ottenuto quei gradi nell'armata? Di più, avendo passati tanti anni di vita all'ombra di quelle nefande bandiere sotto le quali ancora militavano tanti loro amici, non era naturale il credere che ne avessero succhiati i vizi? Si poteva sperare che tali uomini fossero liberali? Gli uomini non cambiano in un àtomo le inveterate abitudini. È bensì vero che si erano l'anno scorso compromessi prestando servizio sotto il Governo Provvisorio, per cui erano stati privati della pensione al ritorno degli Austriaci; ma non era men vero che dessi avevano offerti i loro servizi alla patria quando era già compiuta la rivoluzione e tutto si vedeva di color di rosa, per cui, anzichè da amore di patria, potevano essere stati spinti dall'amor della paga, e sebbene ora potessero per la stessa ragione prestare l'opera loro, non era però prudente l'affidare i destini della patria ad una colonna sostenuta dall'interesse; e i varii tradimenti del precedente anno avevano fatto conoscere quanto si possa fidare di uomini che hanno servito il dispotismo.

Per tali riflessi il Comitato di difesa aveva prefisso di cadere piuttosto per inesperienza che mettersi al pericolo di esser tradito; e quindi, invece di un comandante in capo, non avea formati che dei. comandanti di colonne, assegnando a ciascuno una porta della città, scegliendo all'uopo giovani di sicuro patriottismo che, sebbene non avessero pratiche cognizioni militari, potessero in qualche modo supplirvi col talento naturale e col loro coraggio. Agli accennati ex-ufficiali il Comitato, consigliava di afferrare un fucile come gli altri cittadini, e con esso portarsi ove più si manifestava il pericolo; che quivi esponessero pure ai capi-colonne quei piani di


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