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conchiudeva un armistizio di otto giorni con Radetzky. Scoppiava allora l'indignazione dei Piemontesi, e lo stesso parlamento di Torino ad acclamazione di popolo dichiarava Carlo Alberto e tutta la sua dinastia decaduti dal trono, nominando dittatore Chrzanowski. Questo Grande accettava sì importante incarico, e tutti i buoni si stringevano intorno a lui. Scopriva egli allora le fila del tradimento, in parte dell'esercito, e facendo fucilare molti ufficiali traditori, purgava l'esercito stesso; indi, rotto l'armistizio, intimava guerra a morte a Radetzky, e dopo due giorni di sanguinosissimo combattimento la vittoria fa per la buona causa.
Allora non era Radetzky che accordava armistizio, ma Chrzanowski lo accordava a lui, dettandogli questi vantaggiosissimi patti: gli Austriaci si ritireranno fino a Verona, lasciando perfino in nostro potere le fortezze di Peschiera e Mantova.
Bresciani!
Voi vi ricordate quante difficoltà si facevano insorgere per prendere Peschiera, e che Mantova si diceva inespugnabile. Che volete? Chrzanowski ha trovato il segreto di conquistarla, tenendosi alla distanza di un centinaia di miglia. Oh questi sì che si ponno dire prodigi! Essi gli procureranno l'immortalità nella storia. Molti corrispondenti ci assicurano queste notizie.
Se questa vittoria ci assicura già l'indipendenza, nessuno però per qualche giorno ci può salvare dalla vendetta del Croato, tranne il vostro valore, o cittadini. Probabilmente saremo presto assaliti da un corpo di nemici, sempre però inferiore a noi di numero, e