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si legge anche nel foglio di Milano, mentre l'armistizio Chrzanowski fu conchiuso dopo la sanguinosima battaglia del 25 detto mese. Nè vi tragga in inganno la data 26 marzo che leggesi nel citato foglio di Milano sotto l'armistizio del duca di Savoia, perchè questa non è la data di quell'armistizio, ma bensì quella in cui l'armistizio stesso da Novara veniva spedito a Milano.

Popolo Bresciano!

Confida nel Comitato; la vittoria di Chrzanowski e la successiva capitolazione che costringe gli Austriaci a portarsi a Verona, è un fatto incontrastabile.

Firmati CONTRATTI - CASSOLA.

Per vero dire anche il Comitato di difesa aveva notata qualche incongruenza nelle notizie pervenute, ma riteneva, d'altra parte che qualche errore fosse seguito nell'indicazione delle date, non potendo elevar dubbio sulla sussistenza di fatti annunciati da tante corrispondenze scritte e verbali, e che venivano d'altronde constatati dal ritorno delle truppe austriache e dal rilascio dei prigionieri. Come mai si poteva credere che Radetzky fosse così noncurante dello spirito nazionale del Piemonte, da non temervi una rivoluzione dopo sì nero tradimento per parte del re? Il Comitato di difesa avea maggior stima dei Piemontesi.

Radetzky li conosceva meglio. L'armistizio Chrzanowski fu certamente annunciato al Lombardo-Veneto con un bollettino a stampa. Solo non si conosce bene finora se tale inganno sia stato teso a Milano o a Torino, o unitamente dal gabinetto austro-sardo allo scopo di evitare una generale rivoluzione col dare ai popoli la spe-


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