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La porta per cui riesciva più facile l'uscita era porta San Giovanni, sebbene dessa pure fosse guardata da molti nemici che occupavano le case esterne. Eravamo perciò risoluti di uscire impetuosamente uniti in istretta colonna, ed aprirsi così la strada alla fuga col sacrificio di quegli infelici che sventuratamente sarebbero stati colpiti. Ormai tutto disponevasi per la partenza, quando il prete Mor si fece a proporre all'adunanza il progetto di mandare ad Haynau un frate con una supplica firmata dagli ufficiali nostri prigionieri di guerra per intercedere un armistizio, o almeno, per quanto mi parve intendere, di poter uscire coll'armi. Quella proposta era assolutamente senza fondamento; ma gli uomini sono avvezzi a veder probabile anche l'impossibile quando si tratta di cose a loro favorevoli. e perciò veniva applaudita da molti. Frattanto si perdeva tempo, ed il corpo d'osservazione fuori di città veniva aumentato, mentre la nostra colonna invece andava sciogliendosi, perchè, stanchi di attendere, gli armati, si disperdevano per la città, per cui si dovette alla fine persuadersi che non era più possibile l'uscire da Brescia senza esporsi a certa morte, mentre dicevansi anche appostati dei cannoni a mitraglia contro le porte. Si rinunciò pertanto a tale progetto, dirigendosi ciascuno ove credeva di trovare maggior sicurezza, mentre già in forza della capitolazione i nemici andavano occupando la città. Con ciò ebbe a cessare lo scopo a cui era destinato il denaro che era stato levato dalla cassa del Comitato, e coloro che ne erano in potere ne avranno certamente reso buon conto, pensando che era di proprietà della patria, e che, manomettendolo per fini diversi dalla causa nazionale, avrebbero commessa la più enorme delle iniquità. Infatti per