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della soldatesca; ma, come avesse troppo elargito nel dispensare le sue grazie, pubblicava per contraposto un proclama col quale, oltre il pagamento immediato di diverse centinaia di mille lire per pretesi danni a famiglie tedesche, di altre per indennizzo alle famiglie de' soldati morti sotto le mura di Brescia, altre per premio del loro coraggio alle milizie progressivamente a norma del loro grado, imponeva la multa di sei milioni, da pagarsi in dodici rate entro un anno. La maggior parte dei comuni non avevano dato il benchè menomo sentore d'insurrezione; ma, secondo la giustizia austriaca, l'uno paga per l'altro ; e, in verità, per quei comuni indolenti non poteva essere più equa la giustizia distributiva d'Haynau.

Non appena furono aperte le porte della città, Brescia diventò un deserto, perchè in folla i cittadini se ne allontanarono, abbandonando ogni interesse, ben contenti di aver potuto salvare la vita fra tanti assassini. I cadaveri dei prodi che erano caduti alle barricate col nome d'Italia sul labbro, giacevano tuttora insepolti, essendo stata loro negata la tumulazione onde servissero di salutare terrore. Ma v'ingannate o barbari! Voi non avete ancora appreso a leggere nel cuore bresciano. Desso è di una tempra ben diversa. da quella che vi figurate.

La vista di quei martiri della libertà non fece che rassodarlo maggiormente nel santo principio nazionale, e suscitò mirabilmente nei loro petti il desiderio dell'emulazione; e non è lontano il giorno in cui il brando dei superstiti, temprato al sangue di quegli eroi, piomberà più terribile sulle vostre teste esecrate.

CASSOLA CARLO

MEMBRO DEL CONITATO.


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