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Suonavano le 2 pomeridiane del 31, e Haynau, dopo aver posto in comunicazione il castello colle truppe che stavano al di fuori, e dopo aver bloccata la città con forti distaccamenti a tutte le porte, salutava i cittadini coi cannoni del castello e gli altri appuntati fuori di Torrelunga . Si rispondeva tosto con fitte fucilate, e s'impegnò un terribile combattimento, che durò più di 24 ore. La porta Torrelunga era battuta di fronte dal cannone sullo stradale e di fianco dalle offese del castello, ed era investita alle spalle dai soldati che, usciti dalla rocca e scalando le mura, erano discesi entro città fra la porta appunto e le barricate. Il Comitato, prevedendo tutto ciò, aveva tanto più rinforzate le barricate agli sbocchi del Mercato onde impedire l'avanzarsi del nemico. E fu ben forza che i difensori, dopo lungo combattimento, si riparassero dietro le barricate, cedendo la porta; ma il nemico non se ne fece padrone seno soffrire perdite assai maggiori che non quella de' Bresciani. Appena venutone in possesso, entrò nel vicino spedale di Sant'Eutemia; di là fece trasportare tutti o quasi tutti gli ammalati, poi appiccò il fuoco alle case intorno all'edifizio. Tentò quindi di scendere dal castello in città per le altre strade verso Sant'Urbano; ma fu accolto dai difensori a colpi di fucile, nè potè avanzarsi. Fu in questo combattimento che gli Austriaci perdettero due colonnelli e parecchi officiali. Sul far della notte gli Austriaci incendiarono tutte le case del Mercato ed altre dei borghi Sant'Alessandro e San Nazzaro, e, dove lo concedeva il fuoco, forarono i muri, tentando così un passaggio per entrare nel centro della città. Ma la fucilata continuò la notte e tutta la mattina del giorno seguente 1.° aprile, nè essi eran penetrati ben innanzi. Facevasi quasi certo che avrebbero sacrificate chi sa