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Rumeni del Banato, 2.° battaglione del reggimento arciduca Baden, due divisioni del Ceccopieri, uno squadrone di cavalleggieri Liechtenstein, e quattro pezzi di cannone: dassi in tutto 2300 uomini e 50 cavalli.
Ad onta di sì piccol forza di truppa io non dubitava dell'esito; nè si poteva ritardare più oltre l'attacco poiché gl'insorgenti ricevevano dai colli continui rinforzi. Nel giorno 31 in sull'aurora venne operata la circuizione col mezzo di cinque colonne in modo che erano occupate le cinque strade che conducono alla città, e minacciate le cinque porte.
Io condussi meco il primo battaglione del Baden attraverso al declivio dei colli, facendolo entrare in castello per la porta esterna. Tutte le indicate colonne dovettero mettersi alle rispettive posizioni lottando cogli insorgenti in modo che ebbimo un- morto e quattordici feriti. Sebbene una dirotta pioggia rendesse difficile l'operazione, venne d'altra parte favorita dalla nebbia. Verso il mezzogiorno era compiuto il blocco della città nella quale dominava il popolo e la perfetta anarchia.
Io feci conoscere alla città che mi trovava in castello, e che con apposita notificazione le intimava la resa.
Alle ore 11 comparve una deputazione della città, la quale facendo conoscere l'impotenza dell'autorità municipale e della parte ben intenzionata dei cittadini a dominare la ribellioni, tenne contemporaneamente un linguaggio che provava come i ribelli non volessero in alcun modo conoscere il loro delitto: anzi versassero nella pazza idea di trovarsi sopra un terreno legale difendendo la città contro le truppe imperiali poichè erano incominciate le ostilità tra il Piemonte e l'Austria.
La deputazione chiese una dilazione fino alle 2 ore dopo mezzogiorno essendo quel tempo assolutamente indispensabile per muovere gl'insorti a deporre le armi. Con-cessi la dilazione sempre sperando che i ribelli rinunciassero al pazzo proposito della difesa.
In luogo della risposta alle due ore pomeridiane venne suonato a stormo con tutte le campane della città, e si diresse sopra il castello un fuoco interrotto dalla fila delle case che circondano il castello stesso, dalle torri e dai tetti.
Io temporeggiai volontariamente il termine fino a 4 ore dopo il mezzogiorno, ma vedendo che la ribellione si faceva più forte,