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  • Serafini Paolo, d'anni 37.
  • Severgnini Paolo.
  • Sigalini Francesco, d'anni 41.
  • Squassini Luigia, di Brescia, d'anni 24, cucitrice, ferita dai soldati in sua casa e poi morta.
  • Tavelli Michele.
  • Tavelli Lubbi Teresa, di Brescia, d'anni 17, sposa da mesi, uccisa dai soldati.
  • Tedeschi Cesare, d'Adro, possidente, prigioniero, fu fucilato.
  • Tisi Giuseppe, di Gargnano, d'anni 36, majolino, morto in combattimento
  • Tosi Massimiliano, di Brescia, morto all'ospedale per ferite.
  • Tosini Giorgio, di Brescia, d'anni 70, calzolajo, ferito da bomba, moriva.
  • Trenchi Beniamino, di Brescia, morto all'ospedale per ferite.
  • Trentini Giovanni di Brescia, d'anni 64, ucciso dai soldati.
  • Valsecchi Luigi, morto all'ospedale per ferite.
  • Vanini Luigi, d'anni 15.
  • Ventura Luigi di Brescia, morto all'ospedale per ferite.
  • Venturini Pietro, di Brescia, d'anni 63, fu preso inerme in casa sua, condotto in castello e fucilato.
  • Vicentini Gio. Battista, di anni 70, ucciso dai soldati.
  • Vicentini Pietro, d'anni 50, ucciso dai soldati.
  • Vicentini Luigi, d'anni 35, ucciso dai soldati.
  • Vimercati Ulimo, d'anni 18.
  • Vonong Carlo, ungherese, d'anni 40, si battè da prode, e moriva in combattimento.
  • Zambelli Teresa, di Brescia, d'anni 73, madre del direttore Guidi, massacrata in sua casa.
  • Zamboni Caterina, maritata Fava, di Brescia, morta per ferita di bomba.
  • Zatti Costantino, di Brescia, morto all'ospedale per ferite.
  • Zatti Paolo, di Brescia, morto all'ospedale per ferite.
  • Zima Carlo, di Brescia, d'anni 27, fabbricante di carrozze, abbruciato vivo con un Croato.
  • Frate Arcangelo, da Brescia, d'anni 75, P. Francescano, ucciso da un Croato in sua casa.

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