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Oltre ai sunnominati si debbono aggiungere:

  1. Diciassette morti trovati in parrocchia Santa Maria Calchera, non riconosciuti.
  2. Altri tre, i di cui cadaveri mutilati si rinvennero nell'orto del Dazio porta Torrelunga, e che non erano riconoscibili.
  3. Venti individui bergamaschi appartenenti alla legione Camozzi, stati rinvenuti in casa CaIdera nel Comune di Fiumicello; nel territorio del qual Comune furono pur trovati altri quattro individui appartenenti alla stessa legione.
  4. Altri 16 individui della stessa legione, dei quali 11 Bergamaschi, 5 della provincia bresciana, che, fatti prigioníeri e condotti in castello, furono fucilati.
  5. Il 5 aprile 1849 furono sepolti altri 29 individui morti nei combattimenti del 30 e 31 marzo e 1° aprile, i quali vennero raccolti nella fossa della città tra porta Torrelunga e il Casino della Polveriera.

Al numero risultante dal presente quadro ve ne sarebbero da aggiungere molti altri, che venivano nei giorni del trambusto seppelliti dai cittadini, ed altri sotterrati dal militare all"insaputa del civile.

Nomi dei 12 individui stati appiccati, 6 il giorno 9, e gli altri 6 il susseguente giorno 10 luglio per avere preso parte alla insurrezione di Brescia: ciò per sentenza del Consiglio di guerra radunatosi per ordine dell'I. R. Comando dell'armata d'Italia.

Maccarinelli Pietro, detto Cicca, di Brescia, d'anni 31, nubile, macellajo

Rizzi Costantino, detto Pitanzini di Brescia, d'anni 31, ammogliato e padre, tintore

Bianchi Vincenzo, di Pavia, d'anni 26, nubile, orefice

Gobbi Bortolo, di Lumezzane, provincia di Brescia, d'anni 19, nubile, calzolaio

Conegatti Gaetano, di Brescia, d'anni 38, nubile, tintore

Dall'Era Giovanni, detto Gobbo, di Brescia, d'anni 27, nubile, macellajo


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