17
Intanto, io non sapevo se sorridere, o rabbujarmi: pensando alla mia condizione di non esser nato trentun anni innanzi a Genova, con una notorietà di quinto grado di fronte a quella del mio collega, cercavo di raggranellare nella mente i titoli di assessore del Comune di Milano, professore e consigliere dell'Accademia di Belle Arti, professore al Politecnico di Milano, R. Delegato alla conservazione dei monumenti della Lombardia: insomma mi lusingavo che avrei potuto anch'io, in caso disperato, inculcare un poco della mia notorietà al segretario. Richiesto del nome, esposi modestamente la condizione di non potere essere testimonio, non essendo genovese.
Basta! Basta! interruppe l'impiegato, quasi per dire: chiunque tu sii, ti accetto senz'altro, per evitare un'altra sequela di generalità. L'incidente, sùbito noto, procurò una lavata di testa del prosindaco al povero impiegato ammutolito, ed ebbe una coda inattesa. Compiute le formalità preliminari, si passò nella grande sala gremita di pubblico: il prosindaco celebrò il matrimonio, dopo di che il segretario, rimessosi . alquanto, si accinse a leggere il verbale. Come venne alle generalità dei testimoni, non so se avendo ancora nelle orecchie il tono vibrante del Correnti nel dare le sue, oppure per malizioso proposito, lesse con rinforzata voce, e con ostentata lentezza, i nu