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canto loro i patriotti bresciani, Volendo crescer forza ed autorità alla insurrezione, elessero duumviri a regger lo sforzo delle armi cittadine e la pubblica difesa Contratti e Cassola, uomini noti all'universale per devozione e per fede alla causa italiana. Essi tosto curarono di porre qualche ordine nell'impeto delle moltitudini, designando molti capisquadre che, guidassero i cittadini al fuoco, creando tre Commissioni, una che sopravvedesse l'ordinamento e il servizio delle Guardie nazionali, l'altra che facesse incetta di armi, la terza che attendesse ad afforzar le mura ed a piantar barricate, secondo la necessità dei luoghi. Inoltre mandarono esploratori a spiare le mosse del nemico, e uomini autorevoli che chiamassero all'armi le campagne, e s'accontassero co' fuorusciti, co' Bergamaschi, e coi rivierani del Mincio e del Po. Le 130 mila lire che la città aveva raccolte per saziare l'ingordigia d'Haynau, furono assegnate al Comitato di difesa, perchè saldasse, secondo il costume bresciano, il conto coi prepotenti. E anche questo pareva ottimo augurio, che la taglia della tirannide servisse a ricomperare la libertà.
Il giorno 24 passò tra timore e speranze, essendo l'animo di tutti volto alle novelle che si aspettavano dal Ticino. Il Lehske due