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capitano e d'altri intendenti uomini, tumultuariamente sortirono caricando gli avamposti nemici, e respingendoli fino verso San Francesco. Nugent li lasciò fare, perocchè ei voleva che si cacciassero innanzi e dessero nella rete che egli avea teso con molta arte, disponendo due grandi catene l'una verso il piano, l'altra in sui colli, e imponendo ai soldati che diligentemente s'acquattassero per le fosse, nelle case, dietro i muricciuoli e sotto i vigneti. Oltre di che aveva imboscato tra due colline un mezzo battaglione di fanti, che a un dato segno doveva irrompere di fianco o alle spalle dei Bresciani.
Ora quando le prime bande dei cittadini ebbero contro gli ordini dato entro, non parve agli altri di doverle abbandonare; e perciò fatte due grosse squadre, l'una fiancheggiando a sinistra sotto il comando dello Speri salì pei Ronchi, l'altra restò come retroguardo e riserva ad impedire che gli Austriaci stesi dal lato della pianura circuissero i Bresciani ed occupassero la strada. Lungo tutta la linea cominciò allora il fuoco assai vivamente, e i cittadini con tanto impeto si scagliarono sugli Austriaci, che presto la ritirata di costoro non fu più simulata. Di che Nugent, ammirato e sdegnoso, vedendosi in sul punto d'esser ricacciato là