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distinzione alcuna contro le case il fuoco, e il ferro contro gli abitanti. E che così portassero i comandi dell'atroce Haynau possiamo chiarircene leggendo la sua relazione. "Quando io vidi, scrive egli, che già moltissimi dei nostri erano caduti, e che nè per la tempesta incessante delle bombe, nè per l'assalto generale s'allentava il furore dei cittadini, che duravano pertinaci alle difese, diedi mano agli estremi argomenti di guerra, comandando che più non si ricevessero prigioni, e che in sull'atto si facesse macello di quanti fossero presi coll'armi indosso, e le case, ove si trovasse contrasto, venissero arse e spianate". Quest'era la legge di guerra del tenente maresciallo austriaco: ed egli stesso poi confessa che i soldati nei calar del fatto trascorsero più oltre, e diedero in eccessi. Ora pensino i lettori quali dovessero essere questi che, parvero eccessi ad un Haynau.

E veramente ciechi per furore e per paura, o per lunga preparazione di infernale disciplina disumanati, dovevano essere que' mercenarii, che, lasciandosi quasi sempre uscir di mano i validi e i combattenti, s'avventavano bramosamente agli infermi, alle donne, ai fanciulli, tanto più volentieri, quanto più li vedevano abbandonati d'ogni


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