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sero suggerite da savii apprezzamenti, sulla situazione politica, che man mano si andava disegnando.

In questo contingenze, e quantunque esistesse già alla capitale sabauda una rappresentanza lombarda, sotto il nome di Consulta - composta dei membri del Governo provvisorio già sedente in Milano e per la provincia di Brescia nella persona dell'antico carbonaro Antonio Dossi - il Ministero, dicevamo, si fece accostare dai migliori fra i fuorusciti, dei quali fu costituita una commissione ordinata a promuovere, fomentare e dirigere con consigli, aiutare con denaro e con armi l'insurrezione nel lombardo-veneto, sulla quale si faceva il maggior assegnamento, per quando fosse scoppiata la guerra della riscossa.

Concorsero a formare. tale commissione il conte Ercole Oldofredi da Brescia, Agostino Depretis da Stradella, il marchese Raimondi, V. Cesati, Gabriele Camozzi, l'Ancona, Cesare Correnti, e stava alle dipendenze del Ministero dell'Interno, sotto il nome di Commissione di Statistica , assistita anche dal nostro concittadino Giuseppe Borghetti.

Non andò guari, come era nella missione di siffatto istituto, che si costituirono subito dei Comitati segreti per l'insurrezione, nelle provincie soggette all'Austria.

Brescia presentiva che per la sua posizione geografica, avrebbe dovuto essere come il centro di siffatta organizzazione dei comitati, e però rispose


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