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vendolo acconsentito il precipitare degli avvenimenti, e la somma delle cose passò di fatto dal municipio, al Comitato di difesa.

E' questa la fase, diremo, storicamente e politicamente critica del moto di Brescia, ed in seguito si vedrà come si svolgesse, - perchè la direzione del medesimo, dalle mani di coloro che l'avevano iniziato e condotto fino al 24 marzo, sotto gli auspici del Governo piemontese, passò alla parte radicale, repubblicana; - ma, ci affrettiamo a rilevarlo, ciò non fu manco avvertito e nulla tolse al carattere complessivo, sostanziale del moto stesso, che fu moto dell'intera popolazione e sempre altamente patriottico e veramente eroico.

Frattanto, poichè in questi giorni appunto avevano luogo in Piemonte i decisivi e funesti avvenimenti militari che stavano in tanta necessaria unione colla rivolta bresciana, è mestieri il rifarci di un qualche giorno addietro, per connettere quegli avvenimenti alle ulteriori vicende del nostro moto.


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