pag. 45
Dieci minuti dopo, montato sopra un legnetto cui fu attaccato il più generoso cavallo dello stallaggio, muovevo per le strade che accostano le prealpi lombarde, cambiando ad ogni tratto di veicolo,
passavo nel giorno successivo il Ticino ad Angera, e sul calare della notte ero a Novara. Ivi mi diressi immediatamente al Municipio, per avere informazioni sul dove fosse lo Chzarnowsky, e mi accolse, nella qualità da me annunziata di messo del Comitato di Brescia, Carlo Cadorna, che fu poscia ministro e nostro ambasciatore a Londra, e Presidente del Consiglio di Stato.
Gli dissi come fossi incaricato di consegnare, senza ombra d'indugio, al Generale in capo il plico, che conteneva il piano dell'esercito austriaco.
Il Cadorna mi strinse agitato la mano, dicendomi e non sapeva manco lui ove fosse il quartier ge-