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Ed altra voluta illustrazione venne imposta al Governo di Torino, nella persona del Generale Ramorino di Genova, il quale pure aveva avuto parte nella insurrezione polacca.
Costui, tutto devoto al Mazzini, aveva fatto cattiva prova di sè nella spedizione repubblicana di Savoja del 1834, spedizione che doveva avere il suo contemporaneo contraccolpo in Genova. Fummo noi lombardi che lo esaltammo ed imponemmo al Ministero della Guerra, e lo volemmo a capo della divisione lombarda, ed il Ministero, che si era denominato democratico, poichè di quei dì in Italia tutto doveva essere tenuto al fonte battesimale della democrazia, il ministero un bel giorno disse: Voi lo volete, abbiatevelo.
Ad un tempo la stampa, la clericale da una parte, la repubblicana dall'altra, con i suoi giornali riusciva funesta alla disciplina dell'esercito, alla quale si attentava ancora con piccoli biglietti in carta velina, stampati alla macchia e dai clericali e dai repubblicani, ed in essi, con ogni arte di parola, si scuoteva la fiducia che i soldati dovevano avere nei loro capi e nel Re.
Naturalmente un tale esercito non doveva essere il meglio disposto moralmente ad affrontare una seria guerra, per quanto in esso fossero eminenti qualità e spiriti militari.
Ma ad un tempo la necessità di essa s'imponeva.