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Il Comitato, e col maggior fervore, dava mano ai provvedimenti di difesa,

" essendo determinato

" ad emanciparsi dal Municipio, in tutto ciò che

" fosse diretto a preparare e sostenere la difesa

" della città " (1).

Ora torna necessario il dare la fisionomia di questo Comitato nei due personaggi che lo componevano, avendo invano cercato di portarlo a tre, con un altro collega.

il Contratti, della provincia di Brescia, era uomo sui trent'anni, assai colto nelle scienze naturali, professore di fisica al patrio Liceo, di prestante figura, di facile parola, apertissimo di cuore, ardente d'amor patrio, - il suo atteggiarsi, il suo dire schietto ed ardente, gli acquistavano subito una schietta simpatia, - vorrei dire che era un tipo vero, di bresciano vero.

Il Cassola, nativo di Pavia, attuario nel tribunale, ora pure sui trent'anni, e pallido in volto, nei portamenti scontroso, nel dire più inquisitore che benevolo, tosto palesava un carattere diffidente, sino al sospetto, e, pretenzioso di sè, del pari punto propenso ad approvare il fatto d'altrui.

Politicamente il Contratti si accostava al partito,

(1) Così il CASSOLA, nella sua relazione: Insurrezione di Brescia, ed ufficiali durante il marzo 1849, esposti da Carlo Cassola, membro di quel Comitato di Pubblica Difesa. Capolago, tipografia Elvetica, agosto, 1849.


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