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" al nostro posto colle armi al piede. Dalle notizie
" del Piemonte sono ingannati; vedranno coi fatti
" che Nugent è un galantuomo ".
Ritornati i parlamentari al Municipio, resero conto del loro operato, alla presenza dei municipali e del Comitato di difesa, e le ingiunzioni del Nugent suonarono fra i congregati, agli uni altezzose minaccie, agli altri un arrogante oltraggio.
Naturalmente da tale impressione, consimile, ma non identica, ne nacque una duplice corrente di pareri; l'una improntata a certa prudente esitanza, ed era quella dei municipali, l'altra al più grande ardimento, ed era quella sostenuta dal Comitato di difesa, il quale senza più abbracciava il partito di sfidare l'austriaco (1).
I municipali presenti, quantunque tenuti fra i più coraggiosi, in sì decisivo istante esitavano nell'assumere la grande responsabilità cui li esponeva il partito proposto dal Comitato, ma questi alla sua volta, tutt'al più accordava che fosse rimessa la decisione al popolo.
Nel loggiato sottoposto al palazzo municipale, per metà del suo fabbricato e nella adiacente amplissima piazza, stava raccolta buona parte della cittadinanza in febbrile attesa dell'esito dell'ambascieria, reduce dal campo austriaco, ed era quindi