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agevole il considerare quella grande agglomerazione come trasformabile e trasformata in un comizio di popolo deliberante.

Il Comitato non si lasciò sfuggire questa tanto acconcia opportunità. I duumviri si affacciarono tosto alla ringhiera della Loggia (il palazzo municipale) notificando da là al popolo sottostante le esigenze del generale austriaco, e quella moltitudine come un solo votante, proruppe nella sua fiera indignazione patriottica, in un solo grido di: Guerra! guerra! Vincere o morire! - Magnifico, incomparabile spettacolo, perchè non traduceva un momentaneo esaltamento di gente che conglomerata a folla si eccita al delirio; ma dopo le prove già subite, l'eroico proposito di incontrarne altre e tutte, fino all'estremo eccidio.

Forte il Comitato di si ardimentosa popolare manifestazione, con spartana audacia inviava la seguente lettera:

Al Comandante

l'armata austriaca nelle vicinanze di Brescia.

Abbiamo comunicato ai cittadini la vostra risposta, ed il popolo in massa ha respinto con indignazione le vostre proposte, proclamando che si dove vincere o morire, e che la città è pronta a resistere finchè sia ridotta in cenere.

Nulla noi aggiungiamo alla potente voce del popolo, e ci siamo per ciò determinati di sostenere con tutti i mezzi che abbiamo in nostro potere qualunque assalto.


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