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colli, ordinando ai soldati che si tenessero in agguato fra i vigneti, dietro i muri, nelle fosse, - e parte ne appostava nel concavo formato da due colline, per sorprendere i nostri alle spalle, appena si fossero sufficientemente inoltrati.

Organizzavansi nel frattempo alla meglio i bresciani, chè dividevansi in due grosse compagnie, e l'una di esse si inoltrava da sinistra per il declivio dei Ronchi, e spingevasi l'altra sulla destra, alla località così detta la Spianadina , al di là del Naviglio, una terza restava quale riserva in osservazione del nemico, per impedire che il medesimo, dal lato della pianura occupasse alle loro spalle la strada maestra.

Cominciò il fuoco vivacemente dalla parte del colle, continuando gli austriaci a ritirarsi al di là di San Francesco di Paola, ed incalzandoli furiosamente i bresciani verso Sant'Eufemia della Fonte. Nugent, per dare a credere ai nostri che il borgo si fosse sollevato, fece suonare campane a stormo, ed a un tempo lo sgombrava. I nostri, in tal modo ingannati, entrarono nella borgata, anzi alcuni si spinsero innanzi piegando a mattina, e facendo pure suonare a stormo; al che si prestò un Taglianini, giovane arditissimo, che toccata una palla in bocca, continuò a martellare gagliardamente, finchè i croati, saliti sul campanile, non l'ebbero ucciso.

I messi mandati nei paesi vicini, sperando si sol-


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