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Cazzago, e con eguale premura il Guala, dopo la rotta di Novara da lui saputa reduce da Bergamo, mandava un messo apposito al Municipio, annunziando in iscritto l'esito sfortunato della battaglia. Però nel successivo giorno 29 accadde che altri due corrispondenti annunciassero al Comitato, narra ancora il Cassola, come in seguito a battaglia del giorno 25, Chzarnowsky avesse costretto il maresciallo austriaco ad un armistizio, in conseguenza del quale doveva ritirarsi a Verona oltre l'Adige, abbandonando puranco le fortezze di Mantova e di Verona.

Tali notizie venivano pure confermate verbalmente al Comitato da due militi della legione lombarda, fatti prigionieri sotto Novara, e lasciati in libertà a Cremona, in conseguenza, come novellavano essi, dell'armistizio Chzarnowsky (1).

(1) Il Comitato, che aveva in precedenza inviato suoi messi al Lamarmora oltre il Po per avere notizie ed aiuto, potè venire ancora, diremo, mistificato e mantenuto nella sua mistificazione da due altre fonti. Il frate Massimino, popolarissimo in Brescia, il 29 marzo scriveva al Comitato dal quartier generale Camozzi, una specie di bollettino nel quale, affermata la battaglia sulla Sesia, aggiungeva che il Radetzky, a mezzo dell'interposizione degli ambasciatori francese ed inglese, aveva ottenuto, dopo la perdita di 20,000 uomini, una capitolazione, col patto di non rendersi pubblica, fino a che gli austriaci non si fossero ritirati in Verona. Al 3 aprile i Piemontesi dovevano entrare in Milano. - Altra lettera, pure in data del 29 marzo da Cremona, diretta al Comitato di Brescia, pare da quel Municipio, lo informava di una battaglia vinta dai nostri a Trecate, in seguito alla quale Radetzky avendo dovuto, sbaragliato, ripiegarsi su Milano, riconosciuto il tradimento di Carlo Alberto, e però proclamata la repubblica a Genova ed a Torino, ecc. ecc.


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