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X.

La giornata del 30 marzo.

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Nel susseguente mattino del 30 marzo discendeva al ronco del Goletto il curato Boifava col suo corpo franco, dove, fatto consapevole che il nemico trovavasi a brevi passi dal San Gottardo, pieno d'ardimento volò co' suoi a combatterlo. Circa settanta cacciatori tirolesi, i quali fattisi innanzi dalla parte orientale detta dei Valloni, avevano occupata sui Ronchi una favorevole posizione, ben presto furono da lui volti in fuga.

Ma la banda del Boifava, che trovavasi ridotta nel momento a soli sessanta volontari, veduto che gli austriaci venivano rinforzati da una colonna di circa 300 soldati, e fattosi evidente il pericolo di cader prigioniera, riuscì a salvarsi evadendo per Santa Croce e Corsalunga, in quel di Collebeato, al nord della città, seco traendo gli ostaggi, - e


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