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Costui, venuto a cognizione degli smacchi che subivano gli imperiali sotto le mura di Brescia, trovandosi in Mestre, dove dirigeva l'assedio di Venezia, mosse di là segretamente, facendosi precedere da un battaglione del reggimento Baden, e con sorpresa dello stesso Nugent, prese subito in mano la direzione ed il comando delle forze imperiali contro Brescia, con animo di ridurla ad immediata sommissione o di farne scempio.
Il mattino del 31 sorgeva triste e nebuloso, ed i cittadini fattisi già alla vita soldatesca raddoppiavano di vigilanza, sospettando che il nemico si avvantaggiasse del nebbione assai fitto per tentare l'assalto.
Fu verso le 10 antimeridiane che dall'erta del Castello si videro calare d'improvviso tre gendarmi e due medici con bandiera bianca, ed attraversata la piazza del Municipio, entrati in palazzo, presentarono a quei rettori un foglio datato dal Castello, che, non è a dire con quanto stupore degli adunati, lo videro firmato: il tenente maresciallo Haynau .
La maraviglia dei municipali si spiega perchè era notorio come l'Haynau fosse a Mestre, sicchè molti andarono persino ad immaginare che il Leshke, disperato dai lunghi insuccessi, ne avesse falsato la firma, per ottenere col terrore di un nome, ciò che non aveva potuto colle bombe; ma altri cominciarono a sospettare, ciò che veramente era, cioè che