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za dell'armistizio Chzarnowsky gli autriaci dovevano rispettarle provincie lombarde nel ritirarsi oltre l'Adige, che perciò i 12 mila uomini che trovavansi a Gorgonzola non avrebbero molestato nè Brescia, nè Bergamo, ma si sarebbero tutt'al più diretti verso queste città, per proteggere la ritirata delle rispettive guarnigioni ; che ove osassero violare quei patti i piemontesi, e specialmente i comandati dal Lamarmora, che dicevasi a Cremona con 20 mila uomini, sarebbero giunti in tempo, per tagliar loro la ritirata e farli pentire di tale violazione.

Osservava inoltre il Comitato, che quella belva di Haynau, inferocita maggiormente per la sconfitta toccata a' suoi in Piemonte, voleva ad ogni costo vendicarsi dei Bresciani contro i quali in particolare nutriva un odio bestiale; e siccome egli non trovavasi presento ai fatti, del Piemonte; avrebbe forse creduto di potersi giustificare dicendo di non aver avuto ancora notizie dell'armistizio Chzarnowsky, che perciò avrebbe oggi usato le più orride sevizie contro Brescia in caso di occupazione, e l'avrebbe il domani abbandonata. Conchiudeva il Comitato che la città dovesse resistere risolutamente, promettendo che le sanne d'Haynau sarebbero state infrante dalle palle dei nostri moschetti. (Tutto codesto dallo scritto del Cassola.)

Non troppo persuasa quella ragunata di munici-


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