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testando che mai non avrebbe permesso che si macchiasse l'onor nazionale illustrato dal sangue di tanti valorosi, col cedere alla vigilia dell'abbandono della città, che i nemici dovevano fare in virtù dell'armistizio Chzarnowsky. Dimostrava che a piccola parte della città si riduceva la loro occupazione, che l'acquisto era molto minore del sangue che loro aveva costato, che non era tale da avvilire coloro che lo avevano con tanta costanza difeso, contrastato, che dovendo l'ostinata difesa aver maggiormente inferocito l'Haynau, il rimettergli in mano la città, sarebbe stato un danno maggiore di qualunque resistenza. - La ragione sulla quale alcuni insistevano per la resa, era il diffetto di munizioni, che infatti aveva cominciato a manifestarsi, ma il Comitato aveva a ciò provveduto col far sequestrare tutta la polvere di proprietà privata, ed inoltre aggiungeva il Cassola aver il Comitato stesso già predisposto che due polverifici dovessero andare in attività il l° aprile, mentre aveva ancora provveduto con altra fabbrica alla confezione delle capsule adattate per i fucili venuti dal Piemonte, e a far sollecitare l'invio di polvere da Iseo. Si attendeva inoltre da Bergamo la banda Camozzi, dalla quale speravansi nuove armi e munizioni.

A questo punto il duumviro fu richiesto che fornisse informazioni sui mezzi di cui disponeva per continuar la difesa, ma questi rispose esser cosa


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