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cartucce e pochi chilogrammi di polvere, e che parecchie donne stavano confezionando altre cartucce.

Naturalmente chi rappresentava in Comune la città, non restò punto edificato e molto meno confortato da tale esposizione; e il Municipio quindi pressava con lettere il Comitato stesso a riflettere ed a pronunciarsi sulla condizione delle cose.

Il Comitato, dividendo pur sempre il parere della maggior parte del popolo armato, che era per la resistenza, tuttavia si fece a rivolgere, così scrive il Cassola, uno sguardo alla città, e dietro di ciò gli venne fatto di conoscere che la maggioranza assoluta dei cittadini inclinava alla resa, - e d'altra parte calcolando l'effetto distruttore degli incendi, andava persuadendosi che non dovesse essere maggiore il danno dell'occupazione nemica mediante una capitolazione.

Riscontrava perciò ad una pressante lettera del Municipio, che dal momento che la maggioranza della popolazione era del parere di trattare col nemico la resa della città, nulla ostava da parte del Comitato di pubblica difesa, che il Municipio avesse ad intavolare una capitolazione, - ed a tale scopo rimetteva a lui quei poteri limitati che gli erano stati deferiti, dichiarando con ciò sciolto il Comitato stesso.

Cassola e Contratti, dopo aver condotto il moto a quel punto, cedevano alla imperiosità manifesta


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