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per dottrina, per consiglio onorando, e noto anche, per essere stato istitutore dei figli di Luciano Bonaparte, quale amico di Luigi Napoleone, allora Presidente della Repubblica Francese; ed il padre Maurizio, con quella prontezza di risoluzione che inspira la carità della religione e della patria, accettava senza più il fortunoso incarico.
Mentre il Municipio faceva ogni suo sforzo per salvare la città dall'estrema rovina, le cose come per legge di gravità, continuavano a precipitare, rendendo sempre più ardua la situazione; e torna il rilevarle, anche perchè emerga quanto mai ardua si presentasse la missione assuntasi dal frate Maurizio.
L'Haynau, per ottenere più sollecitamente la resa della città, aveva fermo nel suo piano di tutta circuirla, coll'attaccare contemporaneamente le tre porte di S. Giovanni, delle Pile, e di San Nazzaro, che non erano ancora state assalite.
I nostri si sostennero per ben due ore nella difesa di Porta S. Giovanni. In tale difesa brillò la maestria dei cittadini, chè militi improvvisati la condussero con tattica ed ordine mirabili.
Non erano più di 250 i bresciani a quelle trine e l'attacco fu mosso contro di essi da più di 500 imperiali, pure accovacciati dietro e dentro i nuovi fabbricati fronteggianti la porta, laddove i nostri caricavano in buona parte alla scoperta, dalle mura.
I valorosi difensori, visto il sopraggiungere delle