pag. 161

Il Bentivoglio dispose che la sua gente prendesse quartiere nella fattoria Calderi, non senza aver collocate delle scolte più avanti, al ponte delle grotte sul Mella, ma sorprese queste ed uccise nel numero di quattro, non avendo dato l'allarme, e non avendo perciò avuto tempo di mettersi sulle difese, accadde che quel corpo venisse sorpreso fra le tenebre sulle undici di notte da ben 500 soldati nel locale ove stava a riparo, ed alcuni di quei bergamaschi vennero massacrati nei giacigli, altri sul fienile dove riposavano. I più solerti si posero tosto sulle difese, e sostennero, vigorosamente appoggiati dal Camozzi che era accorso in loro sostegno, un vivo fuoco contro il nemico, e solo dovettero cedere e ritirarsi per il suo soverchio numero. A ben 21 ascese il numero dei morti, nè fu certo minore quello da parte degli assalitori. Impadronitisi di quel locale gli austriaci, vi fecero sacco di quanto vi trovarono, - ma trassero seco più importante segno di vittoria, quello di parecchi prigionieri.

Fu questo il fatto d'arme che nella notte dal 1° al 2 aprile, colle ripetute scariche di fucile che vi si fecero, sorprese i cittadini di Brescia nel fitto delle tenebre, suscitando in essi vana lusinga di un possibile conflitto liberatore.

Nella stessa notte tentarono gli austriaci di Appel di sorprendere anche il corpo principale della colonna, ma fu invano. Ed all'albeggiare del 2, venuto


Inizio - Start
www.brescialeonessa.it