pag. 179
sentenza del Consiglio Statario, quali combattenti nella passata insurrezione del marzo.
Questo Consiglio statario o Commissione militare inquirente, era stata, come vedemmo, concessa dal Feld-maresciallo Appel per far cessare le fucilazioni, che a capriccio commettevano i soldati, e che nel breve spazio di sei giorni non furono meno di 83, mentre nel Castello le carceri erano affollate di prigionieri.
La Commissione militare cosi istituita assunse il suo lavoro, ricorrendo al bastone ed alla tortura contro coloro che si rifiutavano di rivelare il nome, dei complici e dei promotori della rivoluzione. Molti infatti di quegli infelici vennero vergheggiati barbaramente sulla panca, e per non pochi giorni, nelle ore mattutine le grida ed i gemiti dei pazienti fustigati a sangue echeggiavano nel vicolo di S. Desiderio, giacchè i poveri prigionieri venivano tratti in una casa di questo vicolo, per subirvi gl'interrogatorii. Parecchi cittadini vennero passati per le armi dopo siffatte apparenze di un processo, senza che se, ne pubblicassero le sentenze (1).
Ogni giorno, per ordine di tale famigerata Commissione si eseguivano nuovi arresti di cittadini, o
(1) Dalla Storia della Rivoluzione di Brescia dell'anno 1849 per Attilio Tosoni, Brescia Tip. Apollonio 1882. - Tale lavoro si raccomanda per la copia di particolari, raccolti ed esposti con molta diligenza.