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e vi rimase fino al 1859, sempre largo del suo a pro' della causa nazionale, e con lui l'ex-segretario del Governo Provvisorio Giuseppe Borghetti, che divenne intimo del Cavour (morì Del 1887), ed il Conte Alessandro Cigola; - trasse pure al di là del Ticino il nostro Luigi Contratti, cui fu subito assegnata una cattedra nel liceo di Vercelli (morì nel decennio). E batterono del pari egual via di salvamento il dott. Bartolomeo Guala, il benemerito presidente del Comitato segreto, il professore sacerdote Berretta, il prete Mor, che tanto si distinse alle barricate, il canonico Tiboni (morto nel 1876 in Brescia per una accidentale caduta dal bastione di Canton Mombello). E volsero alle ospitali sponde della Dora anche il giovane La-Fariniani, caldo patriota ; l'ingegnere Paolo Moretti, che non esitò a dare tutto il suo per la patria, e mandò tutti i suoi figli a militare quali volontari nelle successive guerre del '59, del '60 e del '66; il cittadino Bortolo Maffei, uomo di consiglio e d'azione, che da Torino col Borghetti e col Cigola, scortò a Brescia il convoglio delle armi avute dal Camozzi per l'insurrezione bresciana; nè va taciuto il nome del nobile Luigi Cazzago, il costante e generoso membro del Comitato segreto, l'uomo caro al Gioberti, (mancò in Brescia di prematura morte nel 1868). E batterono pure le vie d'oltre confine l'avv. Rogna, il valente bersagliere Annibale Faverzani, l'ingegnere Pedrali,


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