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tutti coloro che furono processati e condannati, o stavano sotto processo per delitti politici, meno che per gli impiegati e gli ufficiali che erano in attualità di servizio od in pensione sotto il Governo Austriaco prima del 1848 e 1849.

Di tali amnistie, evidentemente sollecitate da una condizione di cose che aveva reso penoso agli stessi austriaci l'esercizio del loro dominio, ne approffitarono anche molti de' fuorusciti per restituirsi alle loro case, prevedendo pure di giungervi in cattivo occhio della polizia, come fu manifesto in breve dai successivi processi politici.

Fatta cosi una doverosa commemorazione dei nostri morti e dei nostri patrioti martoriati, tutte vittime del moto cittadino del 1849, alle quali vogliamo aggiungere quelle del popolano Maraffio, ucciso nel maggio nelle nostre valli, in un conflitto con una colonna mobile di austriaci che lo sorprese con pochi dei suoi, quali vendettero assai cara la loro vita, - facciamo, dopo tale commemorazione, ritorno alle conseguenze del medesimo, quali si verificarono nel campo nemico.

Gli austriaci ebbero a soffrire assai maggiori perdite, in confronto alle nostre.

Da un rapporto della I. R. Delegazione di Brescia si rileva, che il numero dei morti da parte loro sarebbe stato di 1504, di cui 36 ufficiali fra i quali 3


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