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Ma nelle linee grandiose di siffatta epopea, facciamo di orientarci.

E una prima ricerca ci si suggerisce, vista la unanimità e la spontaneità del moto; gioverà il chiederci, - quale ne sia stato il movente intimo, quale il suo carattere sostanziale.

Già lo dicemmo e l'abbiamo visto come si ingenerasse ne' suoi elementi storici, - il moto ebbe per carattere fondamentale il patriottismo, ossia il sentimento della propria dignità di popolo, che si sentiva parte di una grande nazione, il bisogno quindi di una patria, sentimento necessariamente conculcato, soffocato dalla dominazione straniera.

La cacciata dell'austriaco nel marzo del precedente anno 1848, contemporanea a quella da Milano e che per prodigioso e subitaneo consenso si verificò in tutte le città del Lombardo-Veneto, non fortificate, diede soddisfazione a tale sentimento di fervido patriottismo: soddisfazione tuttavia, che in nessun'altra città come Brescia, poteva essere sgombra dalle più fondate preoccupazioni, giacchè trovavasi sui lembi del quadrilatero, - meno di ogni consorella poteva cullarsi nella illusione di una definitiva vittoria, per un fatto che avrebbe potuto in breve risolversi in un'abile manovra di momentanea ritirata da parte del nemico, per ripiombarci sopra più agguerrito e formidabile.


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