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tuito il Comitato segreto di Brescia presieduto dal Dott. Bartolomeo Guala, e vedemmo ancora come questo Comitato fosse, dai suoi inizii, sempre all'altezza del suo còmpito.
Avendo il Comitato, in esecuzione degli ordini avuti da Torino, fatto scoppiare la insurrezione in Brescia il 23 marzo, in quel giorno stesso faceva palesi al Municipio tutti i precedenti della cospirazione, rimettendogli ad un tempo le copie dei dispacci del Ministero e della Commissione insurrezionale di Torino.
Non sappiamo se con ciò il Comitato intendesse pure di aver compiuta la sua missione, e di deporre nell'autorità municipale ogni sua delegazione, - certo da quell'ora la direzione del moto passava legittimamente nelle mani dell'autorità cittadina e del popolo che essa rappresentava, e però spettava all'una ed all'altro il disporre, il valersi o non valersi ulteriormente dell'opera sua.
Vedemmo ancora come il giorno successivo 24, posto in sospetto il Comitato segreto di minor energia da alcuno fra i più insofferenti o mal disposti verso di esso, pel colore suo, venisse proposto dagli stessi al dirigente il Municipio, la creazione di un Comitato di difesa nelle persone dei signori Cassola e Contratti, - proposta alla quale il Sangervasio, in quelle strette, senza più aderiva.
Questo Comitato, cosi eletto, corrispose al suo dif-