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mistizio a noi favorevolissimo, colla decadenza della dinastia e la dittatura nello Chzarnowsky, come mai, diciamo, il Comitato non tenne conto che di queste ultime, partecipandole con bandi alla popolazione, nei quali bandi dichiarandosi come presago degli avvenimenti, la incuorava sempre più a procedere fiduciosa nella lotta, che essa aveva intrapresa da giorni, credendo di appoggiare e di venire appoggiato dall'armata regia ?
Certo quelle lettere, quei dispacci, quei bollettini, anche a stampa, che contenevano tante menzogne, mentre un Dossi, un Cazzago, un Guala, affermavano purtroppo la sconfitta definitiva di Novara, senza dire della Gazzetta Ufficiale di Milano, che recava il testo dell'armistizio, - certo, diciamo, quei documenti informativi che erano pervenuti al Comitato di un contenuto così stupefacente in. nostro favore, e già contraddetto, dovevano accogliesi dal Duumvirato con certa riserva, che sarebbe stata, nel caso suggerita dalla più elementare avvedutezza e prudenza.
Nessun dubbio oramai che tutte quelle relazioni, sulle quali si fondava il Comitato di difesa, se non venivano da una sola fonte, erano però evidentemente la creazione di un solo partito (1), cosi come i bol-
" A Brescia, - così scrive il
" Tosoni - lavoravano clandestinamente due comitati, l'uno
" diretto dai capi ligi alla parte subalpina, indettati dal mi-
" nistero di Torino e coi capi dell'emigrazione lombarda
" monarchica ; l'altro risultava composto e capitanato da capi
" appartenenti al partito d'azione repubblicano, che riceve-
" vano la parola d'ordine da Mazzini ". - " Il Comilato di
" difesa era composto dei duumviri Contratti e Cassola, questi
" due cittadini appartenevano al partito repubblicano ".
Il Tosoni trova il programma del comitato, nella seguenti parole del Cassola, tratte dalla di lui relazione pubblicata a Capolago, nei documenti della Guerra Santa d'Italia, più volte da noi ricordata:
" La fede politica abbracciata dal comitato di pub
" blica difesa era quella che si comprende in queste due stu-
" pende parole: Dio e popolo . Precipua cura pertanto del
" comitato era quella di armare il popolo, persuaso che in
" mancanza di un esercito disciplinato, soltanto il popolo ar-
" mato, posto a fronte dei nemico, può fare prodigi ".