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Il Cassola, cui aderivano in Brescia pochi seguaci era un fanatico accolito di questa scuola, - era uno di quelli a cui sembrava, che tolto di mezzo l'ostacolo dell' albertismo , ossia delle losche ambizioni, delle cupidigie, ed insieme, e qui era il contrasto, dell'egoismo di conservazione, vizi asseriti dalla scuola stessa nella Casa di Savoia, - tolto di mezzo tale ostacolo, solo per virtù di popolo, lasciato a sè, alle proprie iniziative ed ai suoi eroismi, la patria italiana potesse rifarsi libera ed una.
Ora tutto codesto, ove si faccia astrazione dall'odio di parte, - che invidia in altri un possibile successo quale vorrebbe essa conseguire, - tutto codesto era semplicemente puerile. S'è visto più tardi che a noi fecero di mestieri Magenta e Solferino, battaglie di completi ed adeguati ordini militari, che non avremmo potuto dare da soli.
Ma la ragione non assiste mai chi, guidato da un preconcetto, in quello si appassiona, tanto che finisce ,collo smarrirla.