pag. 203

quello della propria dignità, spregiato e deriso, quello, della patria che invocava da' suoi figli le estreme difese, - bisognava essere spettatori di tutto codesto, perchè riuscisse impossibile il frenare la propria ammirazione, il non partecipare all'irresistibile magnanimo esaltamento, che aveva invaso tutta quella eroica cittadinanza.

E v'era di più. Le probabilità di vittoria, anche negli spiriti più fiduciosi di parte nostra, erano ben poche, le notizie erano fra loro contradditorie, - però come avviene sempre agli umani, dai più s'inclinava a tener vere le favorevoli, anzichè le contrarie. -Ma sopratutto in mezzo a quell'infuriare di stragi e di rovine, nel fondo degli animi più appassionati ed eletti sorgeva un pensiero confusamente sentito, che nessuno tuttavia osava ridire a se stesso, era questo: - e se continuando nella lotta Brescia andasse incontro alla sorte di Missolungi, di Saragozza? Ed il segreto contrasto durava, in quelle anime fiere, ma non più che non occorresse per ravvisare quel pensiero chiaramente delineato nelle sue conseguenze. E sia! - chè tal voce prorompeva alla fine gagliarda dai loro petti, e sia! che le nostre ruine siano esempio all'Italia tutta, esse saranno protesta solenne davanti al mondo intero; - se inulti oggi, avvicineranno il giorno in cui il nostro scempio verrà vendicato, il giorno, in cui la patria avrà scossa vittoriosamente


Inizio - Start
www.brescialeonessa.it