pag. 207

E quanto ci occorse di dover riassumere e ricordare fin qui, se non fu esposto con incontestabili schiarimenti, certo può spiegarsi sufficientemente collo sconvolgimento generale, col contrasto delle informazioni, colla passione patriottica, portata ai suoi eccessi anche di parte, col furor della lotta che aveva sollevato gli animi se vuolsi allo stato di un santo parossismo, - però l'eccidio per l'eccidio, il sangue per il sangue, il male per il male, nessuno di parte nostra l'aveva voluto, e tampoco ideato; - ma apparve da ultimo nel campo avversario in tutto il suo livido e funesto sembiante, la bieca figura del demone dagli spiriti d'inferno, quella dell'Haynau.

Il tenente maresciallo Haynau, e se vuolsi la jena , - chè, come s'è visto, con altro nome non soleva chiamarsi dai bresciani fin dall'anno precedente, - era entrato nel Castello, proveniente da Mestre, il 31 marzo alle 9 e mezzo del mattino.

Importa fissare questo giorno e questa ora, giacchè ove per poco si rifletta che non erano mai state interrotte le comunicazioni fra il quartier generale di Radetzsky, per la bassa Lombardia, col quadrilatero e col Veneto, ove si badi alla eminente posizione che teneva l'Haynan nell'esercito austriaco e pel grado e pel supremo comando che aveva dell'assedio di Venezia, naturalmente egli non poteva ignorare il nostro disastro di Novara, accaduto il 23 marzo, e che il 27 era già noto persino a Vienna.


Inizio - Start
www.brescialeonessa.it