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Piuttosto lo storico, cui spetta l'indugiarsi in ricerche di questa natura, perchè se ne giovi alla sua volta lo statista, può chiedersi: - se il moto di Brescia fu in se stesso fecondo, se, in altre parole, mirando al suo supremo intento, fu patriotticamente utile.
Dispensiamoci dalle frasi fatte sulla santità e sulla indispensabilità dei sacrificii di sangue per il trionfo su questa terra di ogni causa morale, ma certo è che nessuna affermazione poteva imporsi tanto nell'opinione d'Italia e del mondo, quanto quella di cui diede spettacolo Brescia nel marzo 1849.
Sappiamo come al giorno d'oggi, una certa scuola, che tutta si strugge nell'amore del popolo per il suo benessere, rifugga, come pietosamente commossa ed inorridita, da ogni lotta che metta in pericolo l'esistenza di un suo simile, - per essa un provvedimento di dogana vale più di una lunga campagna impegnata e vinta, dopo immani battaglie, per liberare la patria dal giogo straniero (1), - questo è risaputo ; ma noi alla nostra volta, sappiamo anche, come il benessere, pur materiale, di
(1) Vedi Il Militarismo di Guglielmo Ferrero. Milano, fratelli Treves, 1898. "Un giovine della mia generazione desidera amai più di conoscere le riforme finanziarie del Conte di Cavour, che non di conoscere i particolari della guerra del 1859; la quale non è altro, nella sua We1tauschaunug, (vita del mondo, nello spettacolo del mondo) che un episodio e un aneddoto, l'ultimo contraccolpo esteriore di una guerra più profonda di interessi. " - Così scrive al giorno d'oggi, e sente, un giovine, che è anche piemontese ! - Pochi giorni dopo la pubblicazione del libro, il baldo autore venne smentito nelle sue previsioni dai fatti di guerra (conflitto degli Stati Uniti con la Spagna) e da disposizioni di guerra (agitazione in Inghilterra per Fascioda); - ed erano l'Inghilterra e gli Stati Uniti i due paesi sui quali egli aveva fondato in particolare le sue induzioni, paesi che, dantescamente se vogliasi, sembra allora avessero ad ora abbiano, più fame che pria.