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una nazione, non si scompagni mai dal concetto della rispettabilità che essa gode nel mondo, - e sappiamo del pari come tale concetto stia in ragione di proporzione, in ragione diretta da che mondo è mondo, con quell'alto sentimento di sè, che, come nell'individuo, così in un popolo, fa anteporre la propria dignità, il senso della propria eguaglianza morale, al pericolo, al sacrificio della propria vita, chiamisi questo sentimento spirito di indipendenza, amore di patria, o con parola che ora si vorrebbe dalla nuova scuola interdetta, la difesa del proprio onore.
Nè può essere diverso, ciò è provvidamente nella natura degli uomini, chè diversamente ne avrebbero premio gli accidiosi e gli infingardi.
Di noi dicevasi prima del 1848, che l'Italia era la terra del morti, che gl'Italiani non sapevano battersi, - ora accadde che non solo inquell'anno, si battessero valorosamente gl'italiani in campo aperto, ma Brescia potè provare, non seconda ad alcuna delle consorelle, che mossa dal sentimento, patrio, sapeva battersi anche la intera popolazione. di una città, senza differenza di età e persino di