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Ora, siccom e non v'ha unione di forze se non concorrono ad un punto, ad un fulcro comune, - questo punto, questo fulcro, fu evidentemente la dinastia di Savoja.

E questo intese Brescia, prima di ogni altra città d'Italia, e questo sanzionò co' suoi moti dei '48 e'49,

E quanto fu indispensabile tal fulcro per creare l'Italia, altrettanto deve esser ritenuto necessario alla sua conservazione.

Noi qui parlando della dinastia dì Savoja, intendiamo considerarla come istituto monarchico, che presiedette alla formazione d'Italia come forza egemonica, ed in oggi la mantiene, come forza, diremo, centripeta, - e ciò non per togliere valore affatto alle sue individualità.

Senza lo spirito cavalleresco di Carlo Alberto, vogliasi pure mistico, anzi perchè mistico, e a quei tempi, fitti di reazione, nessun principe del piccolo paese avrebbe ideato per sè l'impresa del leone di Savoja straziante l'aquila di Absburgo, col sottoposto motto - j'attends mon astre ; - nè senza il carattere politico, eccezionalmente ed italianamente grande quale fu in Vittorio Emanuele, il vessillo tricolore avrebbe potuto sventolare in Campidoglio.

Ma divisi fummo per lunghissima età, e la divisione pur troppo ancora ci minaccia. - chè l'assetto politico attuale d'Italia, quantunque plebiscitario, non vuolsi ancora definitivamente costituito dai molti che militano sotto bandiere extra-legali.


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